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Assegnati i premi dell'edizione 2008

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PREMIO SORA NOSTRA MADRE TERRA

Assegnati i premi dell'edizione 2008

Nell'ambito della VI Conferenza JPV è stato asseganato il premio "Sora nostra madre Terra" a cui sono state invitate tutte le scuole medie afragolesi. Le scuole hanno preparato istallazioni in materiale riciclabile e riciclato e sono state premiate con sussidi didattici in materiale riciclato offerti da Erreplast srl. La giuria popolare ha proclamato vincitrice la Scuola Media Nosengo di Afragola, e la giuria di qualità ha proclamato vincitrice la Scuola Media Ciaramella, sempre di Afragola.
Chiesa Ortodossa e sud

CATTEDRA ANTONIANA

Lunedì 18 febbraio hanno avuto inizio gli incontri della ‘Cattedra Antoniana 2008’, promossa dall’Ordine dei Frati Minori della basilica di S.Antonio di Padova in Afragola e dalla Commissione ‘Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato’ dell’Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana. Gli incontri si tengono presso la sala P.Ludovico da Casoria. Il tema di quest’anno è: ‘Sud, ecumenismo e dialogo interreligioso. Sulla scia dello Spirito di Assisi’. Il primo incontro è stato tenuto dalla prof.ssa Elisabetta Kalampouka, assistente per l’ecumenismo della Chiesa Greco-Ortodossa, che ha presentato le particolarità della tradizione greco-ortodossa. Nel suo saluto iniziale il parroco, P.Mario Folliero ofm, ha evidenziato la continuità degli incontri della Cattedra Antoniana con l’impegno a portare avanti lo spirito di Assisi da parte della fraternità di Afragola, iniziato con l’incontro interreligioso dell’ottobre 2006. Quest’anno, poiché a Napoli c’è stato l’evento mondiale interreligioso, si è preferito realizzare un momento di riflessione, quali sono appunto gli incontri della Cattedra Antoniana. La sottoscritta, in quanto teologa impegnata nell’ecumenismo e aderente all’OFS, ha introdotto l’incontro evidenziando come la Chiesa, pur essendo una in Cristo, sin dalle origini ha avuto a che fare con il problema delle divisioni. Il Padri della Chiesa hanno dovuto affrontare le eresie, e con i Concili la Chiesa ha dato una risposta autorevole ad esse, affermando l’ortodossia, cioè la retta ed autentica interpretazione del Vangelo. A cominciare dal IV secolo, con la fine delle persecuzioni, sono emersi i problemi tra la chiesa d’oriente e quella d’occidente: i problemi sono stati di natura liturgica, provenendo da modelli culturali diversi, e ad essi si sono uniti motivi politici ed anche dottrinali. Fino all’XI secolo c’è stato un progressivo allontanamento tra Roma e Costantinopoli che ha portato allo scisma del 1054, per cui la chiesa d’oriente è stata definita ortodossa e quella d’occidente cattolica. Con il Concilio Vaticano II si è realizzata la svolta, per cui sono stati recuperati valori della tradizione ortodossa, come l’opera dello Spirito Santo nella chiesa. Il 5 gennaio 1965 a Gerusalemme Paolo VI ed il Patriarca Atenagora I si sono scambiati l’abbraccio della riconciliazione e sono state abolite le reciproche scomuniche. Nel 1979 ha avuto inizio anche il dialogo teologico, e proprio lo scorso ottobre a Ravennna si è tenuta la X sessione della Commissione Cattolico-Ortodossa. Rilevante è anche il contributo della famiglia francescana al dialogo con la chiesa ortodossa, per la particolare affinità tra le due spiritualità, e numerosi sono stati gli incontri e le visite ufficiali da entrambe le parti. La prof.ssa Elisabetta Kalampouka, che ha iniziato il suo intervento nel nome della SS.ma Trinità e con il segno della croce secondo la maniera ortodossa, ha sviluppato alcune peculiarità della tradizione ortodossa. La liturgia è quella bizantina e dà molta importanza al canto a più voci senza accompagnamento musicale. Il clero è sposato, ma il presbitero dev’essere sposato prima di ricevere il ministero e se diventa vedovo non si può risposare. I vescovi vengono scelti tra i monaci per cui non sono sposati. Il battesimo avviene per immersione; la comunione è prevista quattro volte all’anno, a cui si prepara con il digiuno (previsto anche per il periodo prenatalizio). Il matrimonio è chiamato anche incoronazione, perché il presbitero o il vescovo incorona gli sposi, li accoglie all’ingresso della chiesa e li accompagna all’altare. Pur venendo affermata l’indissolubilità del matrimonio, la chiesa ortodossa celebra anche il secondo e il terzo matrimonio per i divorziati, pur cercando di far riconciliare le coppie in crisi. La prof.ssa Kalampouka ha accennato anche alla storia della comunità greco-ortodossa del Napoli che risale al XVI secolo ad opera di esuli greci per la dominazione ottomana. La chiesa è stata ampliata nel 1633; è stata intitolata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e offre assistenza spirituale anche agli altri ortodossi. L’attuale parroco è P.Giorgio Antonopoulos; la sede della diocesi è a Venezia. Attualmente c’è una rinascita del monachesimo ortodosso nell’Italia meridionale ed in particolare in Calabria. Gli interventi dei presenti hanno portato all’approfondimento di alcuni aspetti del dialogo cattolico-ortodosso che registra notevoli passa in avanti, come ad esempio per la questione del filioque. Prossimo appuntamento della Cattedra Antoniana lunedì 25 febbraio alle ore 19.00 con la Prof Emilia Maliardo sul tema “La chiesa Protestante in Italia e al Sud”.

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